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La fabbrica a colori

Arti Grafiche Boccia e il connubio industria-arte

Sin dalla fondazione di Arti Grafiche Boccia, la dimensione umana ha costituito una parte fondamentale del nostro modo di intendere la stampa professionale e la cultura d’impresa come dimensione comunitaria, fino ad arrivare al nuovo concetto di Industria 4.0 di cui siamo molto orgogliosi.

Nei suoi quasi 60 anni di storia, infatti, Arti Grafiche Boccia ha sempre inteso l’industria nella sua dimensione sartoriale, senza dimenticare un certo lato artistico ed estetico. È per questo che la nostra azienda è fra le imprese che hanno deciso di investire sulle ACU d’Italia, ovvero le Associazioni per la Creatività Urbana.

Da qui, su proposta dell’Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana INWARD, è nata l’idea di Alephactory, un’iniziativa che ha contribuito a raccontare e ridefinire la nostra azienda. Grazie alla realizzazione di murales e stampe litografiche a tiratura limitata, Arti Grafiche Boccia ha così voluto porre l’accento sulla sua storia come impresa e sulla bellezza intrinseca dell’apparato produttivo.

Il simbolo scelto per riassumere l’identità visiva di Arti Grafiche Boccia, anche e soprattutto nelle realizzazioni artistiche di Alephactory, è stato la lettera B. B come Boccia, ovviamente, ma anche B come bellezza e B come Bauhaus, la grande scuola-laboratorio di Gropius. Scopriamo insieme, allora, cosa vuol dire per noi il tema della B, declinato dalla comunità artistica di Alephactory.

La fabbrica a colori

Alephactory: la ridefinizione dell’identità industriale

Il progetto Alephactory ha portato nove creativi urbani, provenienti da sei diverse ACU, a interpretare e riprodurre in modi diversi la B diventata un simbolo di Arti Grafiche Boccia. Da una parte le pratiche di stampa industriale e sartoriale portate avanti dalla nostra azienda, dall’altra la performance artistica dei nove writer condotta sulle superfici dello stabilimento di Salerno.

L’opera sviluppata su un’ampia facciata dello stabilimento, infatti, ha non solo ridefinito l’identità di Arti Grafiche Boccia come soggetto industriale italiano ed europeo, ma ha confermato la natura artistica della figura del writer urbano. Comunemente visti come espressione di rottura rispetto alla società e al tradizionale arredo urbano, infatti, i writer riaffermano la maturità raggiunta dalla creatività urbana negli ultimi anni.

Essi non hanno solo tematizzato la lettera B, donandole una vitalità che oltrepassa i confini del mero carattere alfabetico. Gli artisti di Alephactory l’hanno anche declinata in forme, corpi e volumetrie fantasiose ed evocative, in quello che si è delineato sempre di più come un vero e proprio cantiere creativo. Si tratta di un fenomeno che – da Banksy in poi – sta trovando una nuova dimensione, grazie anche alla realtà produttiva incarnata da Arti Grafiche Boccia.

Le nove B dipinte sulla facciata del nostro stabilimento, insieme alla stampa delle preziose litografie a tiratura limitata, rendono così omaggio a un modo di intendere l’industria che ha saputo rendersi costantemente nuovo, senza perdere mai il contatto con la propria tradizione. Il cuore di questa iniziativa risiede nella volontà di ricordare la dimensione specifica di Arti Grafiche Boccia come progetto di vita.

Il Progetto della B

Variazioni sulla B fra passato, presente e futuro

L’obiettivo di Arti Grafiche Boccia è sempre stato quello di coniugare l’utilità e la tecnica di un prodotto stampato – che sia un catalogo, un’etichetta o una rivista – alla sua bellezza. L’idea di fondere insieme l’attenzione e la capacità nella realizzazione di una stampa con il piacere di farlo ha costituito l’ispirazione di base per il progetto di Alephactory. Con un simbolo cardine: la lettera B.

Lungi dall’essere soltanto l’iniziale della nostra azienda e del nostro fondatore, Orazio Boccia, abbiamo scelto la B proprio per la sua storia. Si tratta di una lettera di origine semitica che essenzialmente ha il significato di “casa”, come è possibile notare dalla sua rappresentazione stilizzata in alcune delle lingue più antiche del mondo. Un senso di stabilità, quindi, che viene riformulato e interpretato dagli artisti di Alephactory.

Conclusioni: la vibrante eredità di Arti Grafiche Boccia

Proprio il senso di comunità è ciò che ha caratterizzato la nostra Tipografia, sin dalla sua fondazione nel 1961. Diventata negli anni uno dei principali riferimenti per il mondo della stampa professionale, Arti Grafiche Boccia non ha mai dimenticato le sue origini, né le difficoltà e insieme la straordinaria opera di impresa e sviluppo del suo territorio portata avanti nel tempo.

Tramite la partnership con INWARD che ha dato vita al progetto Alephactory, abbiamo deciso di raccontare la nostra storia. E abbiamo deciso di farlo a modo nostro, descrivendo i traguardi raggiunti da questa realtà che scommette sempre su se stessa e sull’idea di comunità che ne ha sempre costituito le basi. La scelta di una delle forme d’arte contemporanea più innovative, quella dei murales, è diventata così l’ultimo tassello del mosaico dell’identità di Arti Grafiche Boccia.

Scommettere sul presente, per riaffermare il passato. Reinterpretare il passato, per tuffarsi a piedi uniti verso il futuro.

Un futuro nel segno della B.